Neve ridotta sui ghiacciai del Gran Paradiso
Il monitoraggio effettuato in collaborazione con la Società Meteorologica Italiana ha rilevato un innevamento moderatamente sotto media al ghiacciaio del Ciardoney, in Valle Soana.
Modesto anche l’accumulo medio sul ghiacciaio valdostano del Grand Etret.
Nelle scorse settimane il team del Corpo di Sorveglianza specializzato nel monitoraggio dei ghiacciai ha dato avvio alle rilevazioni sui 57 ghiacciai controllati all’interno del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Quest’anno, in particolare, i guardaparco hanno contribuito ai rilievi effettuati sul ghiacciaio del Ciardoney in Valle Soana, dall’équipe della Società Meteorologica Italiana, nel quadro delle campagne di misura del Comitato Glaciologico Italiano e in collaborazione con IREN Energia.
La scarsità di precipitazioni invernali-primaverili sui ghiacciai del Gran Paradiso, unita alle temperature primaverili sopra la media con precoce avvio della fusione nel mese di maggio, ha fatto riscontrare sul ghiacciaio un manto nevoso relativamente modesto in rapporto al periodo. Sono stati rilevati spessore (tra 280 e 435 cm) e densità del manto nevoso (450-570 kg/m3) per la determinazione del bilancio invernale, che si è rivelato inferiore alla media dell’8% rispetto all’intervallo 2012-2019, con un accumulo medio di 151 cm espresso in equivalente d’acqua.
A fine maggio sono invece state effettuate le rilevazioni sul ghiacciaio del Grand Etret, in Valsavarenche, per il rilievo dell’accumulo nevoso nell’ambito dell’annuale calcolo del bilancio di massa del ghiacciaio.
Gli operatori hanno proceduto a scavare cinque pozzi da neve in corrispondenza delle paline ablatometriche di riferimento, individuate tramite GPS. Presso ciascuno scavo, mediante l’impiego del carotatore messo a disposizione dalla Società Meteorologica Italiana è stato possibile estrarre una carota di neve fino al ghiaccio di ghiacciaio. Pesando ogni carota si è potuta calcolare la densità media della neve presso ciascuna palina, nonché l’altezza della lama di acqua equivalente.
L’accumulo medio di neve sul ghiacciaio è stato di 370 cm, rispetto ai 493 rilevati lo scorso anno, con una densità media di 426 kg/ m3. Sulla superficie del ghiacciaio, con le precipitazioni invernali e primaverili, sono giunti complessivamente 620.415 m3 di acqua (corrispondenti a uno strato d’acqua di 172 cm), anche in questo caso con una differenza in negativo di oltre 242.000 m3 rispetto al 2019.
Il lavoro sui ghiacciai riprenderà alla fine dell’estate per il rilievo dell’ablazione, ovvero il calcolo del quantitativo di neve e di ghiaccio fusi al termine della stagione estiva, attività che si svolge nel mese di settembre.
Fonte Piemonte Parchi